Uno dei miei libri preferiti in assoluto. Incredibile quello che riesce a fare Baricco: le parole sembrano crackers. O forse Ringo. Le vedi, ne senti il profumo e la consistenza quando le mordi e fanno crack. Ed è quel crack che ti penetra, violandoti, facendosi strada in qualche parte fisica del tuo corpo. Tutto però comincia da quel morso, quel crack friabile della parola, e poi il gusto e la consistenza che si spargono per il palato e scricchiolano tra i denti. Ed é così che Baricco ti fa sentire: invaso, non solo da una parola, ma anche da un gusto, un sentimento, una consistenza friabile, un crack. Come un biscotto. O un cracker.
"La guardò. Ma d'uno sguardo per cui guardare già è una parola troppo forte.
Sguardo meraviglioso che è vedere senza chiedersi nulla, vedere e basta.
Qualcosa come due cose che si toccano - gli occhi e l'immagine- uno sguardo che non prende ma riceve,
nel silenzio più assoluto della mente, l'unico sguardo che davvero ci potrebbe salvare
- vergine di qualsiasi domanda, ancora non sfregiato dal vizio del sapere
- sola innocenza che potrebbe prevenire le ferite delle cose
quando da fuori entrano nel cerchio del nostro sentire-vedere-sentire-
perché sarebbe nulla di più che un meraviglioso stare davanti, noi e le cose,
e negli occhi ricevere il mondo - ricevere - senza domande,
perfino senza meraviglia - ricevere -solo- ricevere- negli occhi - il mondo."
Alessandro Baricco, Oceano Mare