sabato, gennaio 30, 2010

Navi in Bottiglia


L'ospite

Strano, no? Vado a New York e questo amico insiste per prestarmi casa. Lui è un matematico e se ne sta fuori tre mesi, per insegnare a Londra. Alla fine accetto, vado e mi insedio a casa sua. E' carina, accogliente, nel Village, vicino al fiume. Poi succede.

Il quinto giorno apro l'armadio e, non so dire perché, mi infilo una sua camicia. Abbiamo la stessa taglia. La camicia è a quadretti, mai portata una, ma mi ci sento bene. La ragazza con cui esco mi dice che mi dona. Il giorno dopo ho addosso anche un suo abito scuro, con le sue Nike nere. E, questo è davvero curioso, parlo inglese in modo fluente, senza strafalcioni.

Ma è dopo due settimane che mi scopro a fare calcoli rapidissimi, so risolvere equazioni, disegno la curva di Wibbs e azzero la quadrifalce secondo il logaritmo forzato. Oddio. Comincio a provare un forte interesse per gli uomini (il mio amico è gay) e vivo la mia prima esperienza con un barista di Chelsea.

Ieri mi sono buttato dal ponte di Brooklyn. Indossavo una tuta blu e avevo con me un trattato di trigonomefolia. Chi avrebbe mai immaginato che il mio caro amico voleva ammazzarmi?

(13 gennaio 2010)

"Navi in Bottiglia" si potrebbe dire "il mio libro preferito che non ho mai letto". Non l'ho mai letto non perché non abbia mai avuto l'interesse di comprarlo, ma perché da quando l'ho scoperto era già esaurito nelle librerie e, fino adesso, non è mai stato ristampato. Per fortuna Gabriele Romagnoli tiene una rubrica su Repubblica.it, che prende il nome, appunto, dal suo libro. Tempo fa, la seguivo sempre...da un paio d'anni, invece, non la leggevo più. Navigando sulla rete l'ho finalmente ritrovata.
So che per gli studenti di italiano L2 non è una lettura proprio facile: il vocabolario a volte è un po'sofisticato e i temi a volte sono molto legati all'attualità italiana. Però si tratta di letture brevi, ideali per chi vuole "praticare" l'italiano in modo non troppo impegnativo.
E non occorre comprare il libro: la rubrica si può leggere gratis sul sito.

domenica, gennaio 17, 2010

Musica

Qui in Brasile è difficile trovare qualcuno che non conosca almeno le canzoni classiche della musica italiana (Peppino di Capri, Rita Pavone, Gigliola Cinguetti, Domenico Modugno). Queste, in genere, costituiscono quel repertorio a cui i miei studenti si riferiscono - in modo più o meno scherzoso - con il nome di "Cafona Italia".

Per chi fosse interessato a questo repertorio di musica italiana indico il sito italiasempre.com, su cui si possono ascoltare tanto le canzoni poù famose, come quelle un po'meno famose. Il sito, infatti, contiene la bellezza di 1440 canzoni, ascoltabili ma non scaricabili.

Spesso, però, i miei studenti sembrano essere stanchi di ascoltare Cafona Italia, e vorrebbero invece sapere cosa si ascolta in Italia adesso. Vivendo fuori dall'Italia, anche per me non è facilissimo cercare di mantenermi attualizzata, e così suggerisco ai miei studenti di ascoltare alcune radio italiane. La più indicata per la musica italiana è senz'altro RadioItalia, che trasmette un mix di canzoni attuali a canzoni più classiche, tutte rigorosamente italiane.
Il video e la canzone riportati qui sopra sono stati creati subito dopo il terremoto del 2009 a L'Aquila, e vedono un po' tutti i cantanti contemporanei impegnati in una nobile causa.